LE ZES – CUNEO FISCALE E FISCALITA’ DI VANTAGGIO
Interessante momento di confronto sull’attuazione delle ZES organizzato dal Centro Internazionale Studio Luigi Sturzo e dal Lions Clubs International Distretto 108Yb Sicilia, con la collaborazione dell’Ordine Commercialisti Catania e l’Associazione Diplomatici Catania.
Erano presenti l’On. Prof. Gaetano Armao Vice Presidente della Regione Siciliana, il Prof. Pietro Busetta Economista e Consigliere della Svimez, il Dott. Prof. Gaspare Sturzo Magistrato GIP Roma e il Dott. Antonello Birriaco Presidente Confindustria Catania, e il Dott. Fabrizio Leotta consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Catania, coordinati dal Prof. Benedetto Torrisi.
L’istituzione e l’avvio delle ZES rappresenta, sicuramente, un momento importante per il sostegno alla imprenditoria locale e per l’attrazione di investimenti esteri.
Alcune considerazioni vanno, però, fatte.
Innanzitutto, occorre identificare dei criteri e delle variabili di selezione chiari e oggettivi, offrire vantaggi fiscali, economici e finanziari significativi, che determinino una reale crescita del tessuto socio economico della nostra regione. Va benissimo istituire le ZES, ma non è sufficiente fare un elenco di incentivi che già ci sono e valgono per tutti e in tutti i territori, occorre creare un sistema di incentivi fiscali, economici, finanziari e procedimentali che facciano la differenza rispetto agli altri territori e, in particolar modo, rispetto alle altre ZES già esistenti nel mondo che attraggono investimenti da molto tempo e che sono già collaudate.
Penso alla free zone di Tangeri che ha generato 600 imprese e 60mila occupati diretti, pensate che il primo terminal è stato realizzato nel 2007.
Incentivi Tangeri:
• esenzione dalle imposte di registro e di bollo;
• esenzione dell’imposta sui brevetti e dalla tassa urbana per 15 anni;
• esenzione dell’imposta sul reddito delle società per 5 anni e, dopo, aliquota ridotta all’8,75% fino al 20° anno;
• esenzione fiscale sui prodotti azionari, azioni e proventi assimilati e sul rimpatrio di capitali;
• le merci che entrano nella zona sono esenti da IVA;
• per alcuni settori, lo Stato, attraverso il Fondo Hassan II, può concedere aiuti finanziari per l’acquisto di terreni e/o la costruzione di unità produttive;
• il trattamento previdenziale per assunzioni e contratti di dipendenti permette un abbattimento del costo del lavoro.
Ma, rimanendo in Europa, l’esempio più significativo è rappresentato dalle ZES presenti in Polonia, in particolare quella di Katowice che comprende 45 comuni distribuiti nei distretti amministrativi di Slesia, Opole e Piccola Polonia.
A partire dalla sua istituzione, più di 200 aziende polacche e provenienti dall’estero, hanno investito in quest’area determinando un aumento dei posti di lavoro pari a 60.000 unità, grazie all’investimento di circa 5 miliardi e mezzo di euro.
Incentivi in Polonia:
• esenzione dalla tassa sul reddito
• sgravi per le imposte sugli immobili
• sgravi per le tasse sui mezzi di trasporto
• sgravi per i dazi doganali
• incentivi non fiscali per l’assunzione di nuovo personale
• incentivi non fiscali relativi alle procedure di investimento
• complessiva assistenza durante l’intero processo dell’investimento.
Le parole dell’On.Gaetano Armao fanno ben sperare e sembrano andare verso la direzione giusta, noi commercialisti ci crediamo e siamo pronti a fare la nostra parte affiancando le imprese nelle loro scelte e nei loro piani di investimento. Riteniamo e auspichiamo che tutto ciò possa rappresentare l’avvio di un percorso che potrà portare ad una reale e concreta riduzione del gap economico della nostra regione rispetto al resto d’Europa.