Le Novità Fiscali della Legge di Stabilità 2016
Le Novità Fiscali della Legge di Stabilità 2016
Assegnazione agevolata dei beni immobili ai soci
La legge di Stabilità 2016 presenta diverse opportunità per trasferire, con modalità fiscalmente agevolate, beni immobili dalla sfera imprenditoriale a quella privata. In particolare l’articolo 1, comma 115, prevede che le società in nome collettivo, in accomandita semplice, a responsabilità limitata, per azioni e in accomandita per azioni possano cedere o assegnare i predetti beni ai soci usufruendo di una tassazione diretta ed indiretta agevolata.
I beni che sono oggetto di possibile trasferimento sono tutti quelli detenuti dalla società , eccezion fatta per quelli strumentali per destinazione, cioè utilizzati nell’esercizio dell’attività produttiva o commerciale. Di conseguenza, potranno essere assegnati ad es. immobili locati o immobili abitativi iscritti tra le rimanenze per le società che compravendono immobili. Oltre ai beni immobili possono essere assegnati anche autoveicoli non strumentali.
La plusvalenza generata dall’operazione di assegnazione/cessione verrà assoggettata ad un imposta sostitutiva dell’8% (10,5% per le società di comodo). Inoltre, ulteriore beneficio fiscale, la determinazione del valore normale degli immobili in sede di assegnazione/cessione sarà effettuata mediante i moltiplicatori catastali che, di regola, determinano un valore inferiore a quello di mercato.
La data ultima per operare l’assegnazione o la cessione è fissata nel 30 settembre 2016, ed è necessario che a quella data non esistano nuovi soci rispetto a quelli già esistenti al 30 settembre 2015.
L’operazione è agevolata anche dal punto di vista delle imposte indirette poiché nel caso frequente in cui sia possibile applicare l’imposta di registro, essa viene calcolata alla metà dell’importo ordinario e le imposte ipocatastali sono addebitate in misura fissa. Nulla, viceversa, è previsto in termini di agevolazioni IVA con la conseguenza che la cessione seguirà le normali regole previste per la cessione. A tale principio si applica un’unica eccezione ovvero qualora l’IVA non sia stata detratta a “monte” l’operazione di cessione/assegnazione si considererà fuori campo.
Rivalutazione di quote e terreni
Le persone fisiche che detengono, al 1° gennaio 2016, partecipazioni o terreni (edificabili e non) potranno rivalutare il valore di tali beni tramite una perizia asseverata da eseguire entro il 30 giugno 2016 ed il pagamento di un’imposta sostitutiva calcolata sull’intero valore rideterminato. Tale operazione offre il vantaggio di ridurre l’importo della plusvalenza tassabile in caso di successiva cessione della quota o del terreno.
L’aliquota dell’imposta sostitutiva è fissata nella misura dell’8%. L’imposta potrà essere versata in tre rate annuali decorrenti dalla data del 30 giugno 2016.
Rivalutazione dei beni d’impresa
La legge di Stabilità 2016 prevede anche un’opportunità per rivalutare i beni d’impresa ad eccezione degli immobili alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività (immobili merce).
In particolare, le imprese che detengono beni iscritti nell’attivo immobilizzato alla data del 31 dicembre 2014 possono aderire a una rivalutazione che comporterà il pagamento di una imposta sostitutiva pari al 16% sul saldo attivo da rivalutazione (12% se riferito a beni non ammortizzabili). Il maggior valore attribuito ai beni in sede di rivalutazione si considera riconosciuto ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è stata eseguita.
Le imposte sostitutive andranno versate in unica soluzione entro il termine per versare le imposte a saldo del periodo del periodo d’imposta 2015 (16 giugno 2016, salvo proroga).
“Superammortamento” dei beni d’impresa
Una delle misure agevolative di maggior appeal è rappresentata dal c.d. superammortamento dei beni d’impresa la cui finalità è agevolare gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi. L’agevolazione consiste nel poter dedurre ai fini delle imposte sui redditi (non dell’IRAP) una maggiorazione del 40% del costo ammortizzabile ai fini fiscali. In altre parole, a fronte di una spesa di 100 si potrà ammortizzare e dedurre 140.
Gli investimenti in beni strumentali agevolabili saranno quelli realizzati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. L’agevolazione è consentita sia per l’acquisizione diretta sia per quella derivante da contratti di locazione finanziaria; resta escluso il noleggio.
Possibilità di aggiornamento della rendita catastale su immobili delle categorie D ed E con esclusione degli impianti c.d. imbullonati. Riduzione IMU
Entro il 15 giugno 2016 i proprietari di immobili strumentali appartenenti alle categorie catastali D ed E potranno presentare degli atti di aggiornamento della rendita catastale escludendo gli impianti fissi esistenti: i c.d. imbullonati. La riduzione della rendita catastale comporterà un immediato riflesso in termini di riduzione dell’IMU.
Nello specifico sarà possibile escludere dalla rendita catastale – qualora ne abbiano influenzato il valore – macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti fissi, funzionali allo specifico processo produttivo (es. reti di trasmissione delle merci, turbine, montacarichi).
La norma risulta di particolare interesse rispetto agli impianti fotovoltaici che secondo le regole catastali comportano l’aumento della rendita se aumentano il valore del fabbricato in misura superiore al 15 per cento. Occorre quindi stabilire se l’impianto fotovoltaico sia funzionale allo specifico processo produttivo al fine di poter procedere alla rideterminazione della rendita catastale.
Credito di imposta per investimenti al sud
Viene introdotto un regime incentivante per gli acquisti (anche in leasing) di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive localizzate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Abbruzzo, Molise, Calabria, Sardegna e Sicilia.
Il credito d’imposta è riconosciuto sul costo del bene strumentale nella misura del 20%, 15% e 10% rispettivamente per piccole, medie e grandi imprese. La possibilità di usufruire del credito d’imposta è comunque soggetta a specifici limiti e condizioni.
Riduzione IRES a decorrere dall’anno d’imposta 2017
La legge di Stabilità stabilisce anche una riduzione strutturale dell’aliquota dell’IREAS al 24% che, tuttavia, decorrerà dal 2017.